Il primo lotto Funzionale Verona – Bivio di Vicenza ha un valore di circa 2,5 miliardi di euro, nell’ambito di un investimento complessivo di oltre €2,7 miliardi da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).

La nuova tratta correrà per 44Km da Verona a Vicenza, attraversando 13 Comuni – 8 in provincia di Verona (Verona, San Martino Buon Albergo, Zevio, Caldiero, Belfiore, S. Bonifacio, Arcole e Monteforte d’Alpone) e 5 in provincia di Vicenza (Lonigo, Montebello Vicentino, Brendola, Montecchio Maggiore e Altavilla Vicentina).

Il viaggio della nuova linea inizierà dalla stazione di Verona Porta Vescovo (Punta scambi estrema, lato Est) a partire da cui correrà parallelamente alla linea storica per circa 3,5 km fino a raggiungere la galleria artificiale di San Martino Buon Albergo (VR). Questa galleria consentirà alla ferrovia di sottopassare l’abitato e l’autostrada, e – risalendo al piano campagna – di continuare il viaggio fino al nodo di scambio nei pressi di Vicenza, punto in cui termina il tracciato del 1° Lotto Funzionale e da cui partirà il tracciato del 2° Lotto funzionale, l’attraversamento di Vicenza.

Principali dati tecnici

33 Km
RILEVATI
2,1 Km
GALLERIE
6,8 Km
VIADOTTI

PRINCIPALI DATI TECNICI

33 Km
RILEVATI
2,1 Km
GALLERIE
6,8 Km
VIADOTTI

Le principali tecniche costruttive

La nuova linea AV/AC Verona – Bivio Vicenza, già durante la fase di costruzione, sarà un’opera perfettamente integrata nel territorio, sia nell’ambito dei centri urbani che dei sistemi di viabilità esistenti.

Per la realizzazione dell’opera vengono adottate soluzioni progettuali e tecniche costruttive a basso impatto sul territorio, efficaci nel mitigare disagi e volte a privilegiare la continuità dei servizi.

Un esempio di questo impegno è rappresentato dal mantenimento in esercizio della linea storica durante tutta la durata dei lavori.

La nuova linea, infatti, correrà in affiancamento alla linea esistente, ad eccezione di alcuni tratti, dove sarà necessario spostare la ferrovia storica in modo da creare lo spazio utile alla costruzione della nuova linea.

L’Alta Velocità sarà dunque realizzata “mentre il treno storico continua a correre”. Lo spostamento dei binari, così come tutta la realizzazione dei lavori, sarà fatta senza interruzione del servizio ferroviario.

Altro esempio è rappresentato dalla Galleria di San Martino Buon Albergo. Pochi chilometri dopo la stazione di Verona Porta Vescovo, la nuova linea incontrerà il primo comune e lo attraverserà – senza creare disagi sul suo territorio – grazie alla costruzione di un tunnel artificiale che minimizza l’impatto della nuova linea sul centro abitato in termini di spazio e rumore.

Per questa galleria artificiale è stato scelto il metodo costruttivo TOP-DOWN, noto anche come “metodo Milano”, caratteristico nell’ambito della realizzazione di infrastrutture sotterranee in contesti urbani.

Si tratta di una tecnica costruttiva  che prevede la costruzione della galleria a partire dalla realizzazione delle sezioni dei muri perimetrali (detti diaframmi), seguita dalla posa del calcestruzzo per la copertura del tunnel; quindi viene effettuato lo scavo per “svuotare” il volume di terreno racchiuso tra diaframmi e copertura ed infine si procede alla realizzazione del rivestimento interno finale. Questa metodologia consente l’utilizzo di un minore spazio occupato dal cantiere e permette di anticipare la restituzione degli spazi di superficie (assi viari, piazze o spazi pubblici interessati dall’area di cantiere) alla fruizione dei terzi interessati.

Il tracciato

1° Lotto Funzionale: Verona – Bivio Vicenza
44,250 km

Il tracciato si sviluppa in uscita a partire dal lato est dalla stazione di Verona Porta Vescovo, in stretto affiancamento alla linea storica. Per circa 3,5 km i binari delle due linee corrono fianco a fianco, ma nel tratto iniziale – dal km 0+775 al km 2+220 – la posizione altimetrica della nuova AV/AC è più bassa rispetto a quella della linea storica, allo scopo di minimizzare gli impatti sul contesto territoriale urbanizzato; mentre nella parte restante dei primi 3,5 km la nuova linea correrà parallela al vecchio tracciato su rilevato complanare all’esistente.

Successivamente, in prossimità del Comune di San Martino Buon Albergo (VR), il percorso della nuova linea si allontana da quello della linea storica curvando verso sud, affiancandosi al raccordo autostradale con la S.S.11 (attualmente in fase di ampliamento).

Dal km 4+941 fino al km 6+841 circa il tracciato sottopassa, tramite la galleria artificiale di San Martino Buon Albergo (che si sviluppa per circa 1.900,00 metri), il nuovo svincolo autostradale tra Verona Est, l’autostrada A4 e la Tangenziale Sud di Verona, per poi riemergere e proseguire in superficie su un tracciato che procede – con un’alternanza di rilevati e viadotti – fino all’interconnessione con il bivio di Vicenza (fatta eccezione per il sottoattraversamento del nuovo casello autostradale di Montecchio).

Dal km 12+725 del tracciato, a ovest della cittadina di San Bonifacio, è stata inserita la variante omonima. Dal km 16+200 in poi l’asse risulta completamente esterno al corridoio ferroviario.

Nel passaggio dal comune di San Bonifacio a quello di Lonigo, il tracciato della nuova linea AV/AC si sviluppa verso nord-est. La velocità di progetto arriva al valore massimo previsto di 250 km/h e attraversa il territorio nella località di Locara, per minimizzare gli impatti sulle antropizzazioni esistenti, compatibilmente con le caratteristiche geometriche proprie della linea.

In corrispondenza del km 27+560 è posizionata la Nuova Stazione di Lonigo che sarà realizzata insieme alla viabilità di collegamento fra la stazione stessa e la rete locale veicolare e pedonale, come richiesto dalla locale amministrazione.

Dal km 27+800 al km 32+519, il tracciato AV/AC corre di nuovo in affiancamento della linea storica sul lato sud e in maniera complanare, comportando il prolungamento di vari sottovia esistenti.

Dal km 32+500 fino alla progressiva 44+250 circa, il contesto territoriale costituito dai comuni di Montebello V., Montecchio M., Brendola e Altavilla V., costituisce un’importante conurbazione dell’area a ovest rispetto al centro urbano di Vicenza. Tale contesto vede le cittadine attraversate dalla linea come dislocate lungo il corridoio pedemontano dei Monti Lesini, all’imbocco della valle del Chiampo e poco distanti dai Colli Berici.

Per rendere possibile un corretto approvvigionamento di energia elettrica e quindi alimentare al meglio la linea ad alta velocità, saranno realizzate opere di perfezionamento e adeguamento infrastrutturale della rete elettrica territoriale. Più nel dettaglio, lungo il tracciato del 1° Lotto Funzionale, è prevista anche la realizzazione di:

  • 4 ELETTRODOTTI AEREI del tipo “entra – esci” che consentiranno l’alimentazione delle sottostazioni AV/AC “LP01 San Martino Buon Albergo” (Verona, S. Martino Buon Albergo), “LP02 Belfiore” (Caldiero e Belfiore), “LP03 Locara” (Monteforte D’Alpone e San Bonifacio), “LP06 Montebello” (Montebello V.)
  • 2 ADDUZIONI IN CAVIDOTTO per la connessione alle Stazioni Elettriche AT “LP04 Cavidotto Dugale” (Arcole e San Bonifacio) e “LP05 Altavilla” (Altavilla V.).

L’adeguamento della rete prevede anche la realizzazione di alcune sottostazioni elettriche necessarie all’alimentazione della nuova linea.

leggi anche


L’Opera

Scopri di più


La Storia del progetto

Scopri di più


Lavori in corso

Scopri di più


Ambiente e monitoraggio ambientale

Scopri di più