Un esempio di questo impegno è rappresentato dal mantenimento in esercizio della linea storica durante tutta la durata dei lavori. La nuova linea, infatti, correrà in affiancamento alla linea esistente. Tuttavia, per la sua realizzazione sarà necessario, in alcuni tratti, spostare la ferrovia storica in modo da creare lo spazio utile alla costruzione della nuova linea: l’Alta Velocità – infatti – sarà realizzata “mentre il treno storico continua a correre”. Lo spostamento dei binari, così come tutta la realizzazione dei lavori, sarà fatta senza interdizione del servizio ferroviario.
Altro esempio è rappresentato dalla Galleria di San Martino Buon Albergo. Pochi chilometri dopo la stazione di Verona la nuova linea incontrerà il primo comune e lo attraverserà – senza creare disagi sul suo territorio – grazie alla costruzione di un tunnel artificiale che minimizza l’impatto della nuova linea sul centro abitato in termini di spazio e rumore. Per questa galleria artificiale è stato scelto il metodo TOP DOWN, caratteristico nell’ambito della realizzazione di infrastrutture sotterranee in contesti urbani.
Si tratta di una tecnica costruttiva, detta anche “Metodo Milano” dall’utilizzo per la realizzazione della Linea1 della Metropolitana di Milano, che prevede la costruzione della galleria a partire dalla realizzazione delle sezioni dei muri perimetrali (detti diaframmi), seguita dalla posa del calcestruzzo per la copertura del tunnel; infine viene effettuato lo scavo per “svuotare” il volume di terreno racchiuso tra diaframmi e copertura. Questa metodologia consente l’utilizzo di un minore spazio occupato dal cantiere e anticipa il ripristino (a volte parziale) degli assi viari, delle piazze o degli spazi pubblici interessati dall’area di cantiere.