COME VIENE COSTRUITA LA TRATTA?

La nuova linea AV/AC Verona – Bivio Vicenza sarà un’opera perfettamente integrata nel territorio, sia nell’ambito dei centri urbani che dei sistemi di viabilità esistenti. Prima ancora di essere una realizzazione a basso impatto è – e sarà – un cantiere improntato sulla salvaguardia ambientale e sulla continuità dei servizi.

È importante sottolineare questo aspetto, alla base dell’intero progetto, poiché la costruzione di una nuova linea ferroviaria che attraversa centri urbani e interseca le reti viarie esistenti nell’immaginario comune viene associata a possibili disagi. La soluzione a questa problematica per la realizzazione della tratta AV/AC Verona/Vincenza significa progettualità e tecniche costruttive a basso impatto sul territorio, efficaci nel mitigare potenziali difficoltà proprie dei lavori e volte a privilegiare la continuità dei servizi.

Un esempio di questo impegno è rappresentato dal mantenimento in esercizio della linea storica durante tutta la durata dei lavori. La nuova linea, infatti, correrà in affiancamento alla linea esistente. Tuttavia, per la sua realizzazione sarà necessario, in alcuni tratti, spostare la ferrovia storica in modo da creare lo spazio utile alla costruzione della nuova linea: l’Alta Velocità – infatti – sarà realizzata “mentre il treno storico continua a correre”. Lo spostamento dei binari, così come tutta la realizzazione dei lavori, sarà fatta senza interdizione del servizio ferroviario.

Altro esempio è rappresentato dalla Galleria di San Martino Buon Albergo. Pochi chilometri dopo la stazione di Verona la nuova linea incontrerà il primo comune e lo attraverserà – senza creare disagi sul suo territorio – grazie alla costruzione di un tunnel artificiale che minimizza l’impatto della nuova linea sul centro abitato in termini di spazio e rumore. Per questa galleria artificiale è stato scelto il metodo TOP DOWN, caratteristico nell’ambito della realizzazione di infrastrutture sotterranee in contesti urbani.

Si tratta di una tecnica costruttiva, detta anche “Metodo Milano” dall’utilizzo per la realizzazione della Linea1 della Metropolitana di Milano, che prevede la costruzione della galleria a partire dalla realizzazione delle sezioni dei muri perimetrali (detti diaframmi), seguita dalla posa del calcestruzzo per la copertura del tunnel; infine viene effettuato lo scavo per “svuotare” il volume di terreno racchiuso tra diaframmi e copertura. Questa metodologia consente l’utilizzo di un minore spazio occupato dal cantiere e anticipa il ripristino (a volte parziale) degli assi viari, delle piazze o degli spazi pubblici interessati dall’area di cantiere.

PRINCIPALI DATI TECNICI

6,8 km
VIADOTTI
2,1 km
GALLERIE
2,3 km
TRINCEE
33 km
RILEVATI